Guardo le orchidee e penso a lui.
Il fatto di non aver mandato rose rosse credo sia stato un tocco di classe, che del resto gli appartinene.
Mi chiedo che cazzo faccio qui a languire e mi ricordo che non avevo una vita nemmeno al suo fianco.
Mi domando che direzione prendere, dove andare, cosa fare.
Stamattina sono stata in studio ad aiutare un poco mia madre.
Il notaio senior mi ha accennato al concorso che si apre a giugno. Per me si prospetta un massacro.
Non sarebbe una cattiva idea tentare. Se quest'anno non va c'è il prossimo. E questa indecisione mi avvilluppa in una tenebra confusa.
Penso. Rifletto. Medito.
E intanto ricordo e rimpiango.
E nel mentre di entrambi faccio un pò l'impiegata del notaio. La cosa che, come sempre, mi riesce meglio.
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