domenica 6 maggio 2012

Mi dispiace. Mi sono persa. Non so dove andare, non so più dove trovarmi.

venerdì 27 aprile 2012

Friday

"Quello che ogni donna dovrebbe avere in borsa.
Mia madre mi ha dato la preghiera di Santa Teresa.
Ho aggiunto un vecchio biglietto della metropolitana, kleenex,
mentine, un assorbente, pesetas,
un fiorino. Non mi aspetto niente, sia chiaro,
ma del resto non mi fido di te, quindi: una confezione da 3.
Ho una penna. C’è spazio per il mio angelo custode,
ma dovrà piegare le ali. Il passaporto.
Una chiave. Ansia, per quello che (non) ho detto
quando una volta (non) avevi bisogno di me. Un analgesico.
Una carta di credito. Il suo viso l’ultima volta,
la mia impazienza, la mia inutile giovinezza.
Quel sacchetto vuoto, il mio cuore. Una scatola di fiammiferi".
-Maura Dooley-
E quello che dovrei  tenere io in borsa: fiducia in me.

mercoledì 25 aprile 2012

...e anche perchè la Rowiling scriva ancora di Harry Potter!

Lo so che può sembrare persino strao, ma io quasi ogni sera prima di addormentarmi prego.
Prego di trovare un lavoro che mi permetta di mantenermi e non essere un peso per la mia famiglia.
Prego perchè mia madre possa non adare mai in pensione.
Prego perchè mio padre abbia più giorni su e meno giù.
Prego perchè mio fratello ritrovi il cervello che aveva nascosto a tre anni.
Prego per assomigliare un pò di più a mia sorella.
Prego di non ammalarmi.
Prego per i miei amici, che possano trovare sempre gioia, in qualsiasi cosa facciano.
Prego per tutti gli idioti che ho incontrato e per quelli che incontrerò, perchè hanno tanto bisogno di preghiere.
Prego che un giorno una casa editrice si decida a pubblicare tutto quello che io le mando.
Prego perchè le persone smettano di farmi del male.
Prego che quella gente al governo si faccia un esame di coscienza.
Prego che i governi di tutto il mondo si rendano conto che questo non è il modo di andare avanti e di cambi una volta per tutte economia, che il denaro diventi solo un mezzo e non il fine, e che si rimetta al centro la persona.
Prego di darmi la forza di accettare qualsiasi sia il disegno che è stato deciso per me.
Prego di avere ancora il coraggio di alzarmi il giorno seguente anche se certe notti, vorrei chiedere soltanto di non svegliarmi più.


Ah, dimenticavo. Prego anche perchè Val Kilmer, che perda trenta chili in fretta e mentre chiama il dietologo sbagli numero e chiami me...

giovedì 19 aprile 2012

Al mio segnale...scatenate l'inferno!

Oggi, dopo tanto tanto tempo, misono davvero arrabbiata.
Mio fratello non fa un emerito di niente in casa.
Vive di rendita.
E io mi son stufata.
Pulisco perchè voglio vivere in un ambiente pulito.
L'ordine non è il mio forte per cui lascio correre.
Mangiamo sempre entrambi giù dai miei per stare tutti insieme e perdipiù a pranzo lui non c'è perchè pranza al lavoro. Però se compro della roba da mangiare per me sparisce magicamente e sappiamo che non è più mio padre visto che non ha le chiavi della mansardina.
Ma cazzo, almeno il bucato. Almeno quello. Invece? Niente.
Porta persino le mutande a lavare a mia madre. Io mi son già rifiutata.
Ma mia madre povera donna si spara una decina di ore di studio più gestirsi mio padre e la nonna, il pranzo e la cena, la spesa e tutti i cazzi&mazzi vari. Non ce la fa.
Allora mi ha pregato di lavare io la roba di mio fratello, e visto che stiro già per tutti di farci stare anche le sue camice. Sette giorni sette camice.
Eh no.
Allora qui ci vuole ingegno.
Oggi mi ha cioccato giù undici camice. Dico undici.
Bene. Non ho fatto una piega. Le ho messe in lavatrice.
E accidentalmente dico, per puro caso, ci è finita insieme una mia maglietta estiva.
Rossa.
Quando ha visto la splendida tonalità di rosa corallo a macchie lampone che ha preso il tutto ha inveito un'ora. La migliore litigata che io ricordi.
E' salita persino mia madre dalle urla che arrivavano alle scale.

Ora le camice le porterà in lavasecco.
Ma non è finita.
Ho comprato delle paste e delle bibite.
Aspetto che spariscano.
Sono farcite di confetti falqui polverizzati.
Conto di vedere presto i risultati.

mercoledì 18 aprile 2012

Pensieri

"Io sono la ragazza con la valigia.
E ho un cappotto blu
vado di notte.
Su questo lungomare che è la vita.
E il vento batte sulle palme scardinate
la pioggia batte sulle stagioni andate
il mare scardina le barche di immigrate.
Io sono qui. Ti aspetto alla frontiera.
Al guinzaglio dell’orso della luna,
il fango nelle mani, per fare un neonato.
Tu aspettami inchiodato, nella sera".
(Francesca Genti)

Sul lungomare, sul binario, sul molo. Ti aspetto, alla frontiera tra me e te.