Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi. Proust
sabato 28 gennaio 2012
lunedì 23 gennaio 2012
Turn around bright eyes
Vorrei avere un filo logico da seguire per scrivere questo post, perchè davvero non so da dove cominciare..
Ho passato un week end strano, circondata da persone, nel pieno di un rumorosissimo locale, eppure per tutto il tempo sono stata sola e in totale silenzio.
(Ok, non mi si può dire che Total eclipse of the heart non è di Bonny Taylor ma è di Nek... perchè come minimo, ma minimo, ti dò una testata e ti lascio lì per terra tramortito)
Sono confusa. Sono spaventata. Forse sono terrorrizzata.
Ho messaggiato con Andrea balbettando scuse. Ho parlato a mia sorella. Ho parlato a mia madre.
Tutti scuotono la testa.
Vorrei così tanto sapere cosa voglio, dove trovarlo e poterlo poi trovare con facilità, allungare una mano e coglierlo come si fa con una mela. Ma non è così. C'è una nebbia fitta fuori dalla finestra, attorno alla mia testa e francamente anche attorno a quello che provo.
Mia sorella mi ha anche regalato un pacco di dvd del Val-Iceman che sarebbe stato quasi un deterrente.. eppure non riesco.
Mia sorella che mi dice“non t'ho mai vista così lucida e razionale”… e io rimango in silenzio... “lucida” per me e' sempre stata la pelle grassa e sudaticcia e “razionale”, a parte il razionale kantiano o hegeliano, e' forse divenuta un'ambizione… questi anni a ponderare… incastrare... rinunciare... disilludersi... saggiamente però... in nome dei sentimenti che se avessero avuto una bocca per parlare l'avrebbero usata per sputare... perché io li vedevo tutti in fila ed erano bellissimi… un minuto d'aria prezioso e non lo so come io possa farlo ancora, io che rinuncio così... allora non mi rimane che non pensarci... preparo un poco d'insalata e mi stupisco che mi basti...
Ho già fatto la valigia. Ho un volo Lufhansa per Heathrow stasera che mi è costato un occhio della testa. Lo so. Lo so. Lo so e ancora lo so. Ma io devo partire. Non ce la faccio.
Così ignoro tutte le teste che ondeggiano e mi fanno cenno di no e parto e non mi aspetto nulla che non sia un'onda anomala…
Ho passato un week end strano, circondata da persone, nel pieno di un rumorosissimo locale, eppure per tutto il tempo sono stata sola e in totale silenzio.
(Ok, non mi si può dire che Total eclipse of the heart non è di Bonny Taylor ma è di Nek... perchè come minimo, ma minimo, ti dò una testata e ti lascio lì per terra tramortito)
Sono confusa. Sono spaventata. Forse sono terrorrizzata.
Ho messaggiato con Andrea balbettando scuse. Ho parlato a mia sorella. Ho parlato a mia madre.
Tutti scuotono la testa.
Vorrei così tanto sapere cosa voglio, dove trovarlo e poterlo poi trovare con facilità, allungare una mano e coglierlo come si fa con una mela. Ma non è così. C'è una nebbia fitta fuori dalla finestra, attorno alla mia testa e francamente anche attorno a quello che provo.
Mia sorella mi ha anche regalato un pacco di dvd del Val-Iceman che sarebbe stato quasi un deterrente.. eppure non riesco.
Mia sorella che mi dice“non t'ho mai vista così lucida e razionale”… e io rimango in silenzio... “lucida” per me e' sempre stata la pelle grassa e sudaticcia e “razionale”, a parte il razionale kantiano o hegeliano, e' forse divenuta un'ambizione… questi anni a ponderare… incastrare... rinunciare... disilludersi... saggiamente però... in nome dei sentimenti che se avessero avuto una bocca per parlare l'avrebbero usata per sputare... perché io li vedevo tutti in fila ed erano bellissimi… un minuto d'aria prezioso e non lo so come io possa farlo ancora, io che rinuncio così... allora non mi rimane che non pensarci... preparo un poco d'insalata e mi stupisco che mi basti...
Ho già fatto la valigia. Ho un volo Lufhansa per Heathrow stasera che mi è costato un occhio della testa. Lo so. Lo so. Lo so e ancora lo so. Ma io devo partire. Non ce la faccio.
Così ignoro tutte le teste che ondeggiano e mi fanno cenno di no e parto e non mi aspetto nulla che non sia un'onda anomala…
venerdì 20 gennaio 2012
Varie ed eventuali
Stamattina la Signorina Morosa del Notaio è venuta in studio visibilmente scocciata.
"Buon Giorno!"
"Buon giorno anche a lei, impiegata."
Si son chiusi di là e so che hanno discusso. A quanto pare la Signorina non è contenta di essere trascurata e del fatto che lui non risponda con la dovuta solerzia agli sms e alle chiamate. Pare persino che stasera non vadano a cena. Pare addirittura che la Signora Moglie del Notaio Padre le abbia detto che sono una da cui guardarsi le spalle.
Quella donna mi odia.Quando è uscita dallo studio aveva un'aria mista fra sdegno e superiorità, e uno sgurado, sotto i quintali di ombretto viola, che credo avrebbe frantumato un blocco di ghiaccio. Andrea mia ha guardato senza proferire parola, poi è tornato al lavoro, la testa bassa sulle carte.
"Ti faccio un caffè?" ho chiesto.
"Con tanto tanto zucchero. Mi sento avvolto da una roba acida..."
Faccio il caffè.
"Mamma vuoi un caffè?""Eleonora, quello che vorrei davvero è capire cosa diavolo vuoi tu."
"...." Alzo la testa.
"Sai almeno cosa stai facendo?"
"Francamente non ci ho pensato più di tanto."
"Come al solito."
Sì, come al solito.
"Per favore, allora fermati, e pensaci. Poi, di grazia, fammi sapere. A me e a lui."
........
"Portagli il caffè che si fredda."
Io mi ero già gelata.
Stamattina ho chiamato mia sorella.
La conversazione si è svolta all'incirca così:
"Posso venire da te stasera e passare lì il week end? Così mi dai un consiglio..""DEVI venire, sciocca. Comunque io ti dò tutti in consigli che vuoi ma tanto lo sappiamo già entrambe che poi fai il cazzo che vuoi."
"No dai, ti giuro che stavolta farò alla lettera quella che mi dirai!"
"...."
"Ok dai, magari non alla lettera..."
"Che dolce vuoi?"
"Va bene, almeno ci proverò!"
"Faccio i pizzoccheri"
"Bè, senti, ci penserò e poi prenderò la mia decisione. Ti porto il la crostata."
"Ele?"
"Eh."
"Te ne dico una per entrambe. Ma vaffan...!"giovedì 19 gennaio 2012
Lasciami sognare, lasciami sognare in pace...
Perchè proprio ora, che iniziavo lentissimamente non a camminare ma almeno ad alzarmi un piedi, a tentoni, a provare a farcela, perchè proprio adesso che avevo capito in che direzione soffia il vento, perchè porco cazzo adesso, mi deve chiamare per dirmi "Mi manchi terribilmente. Mi manchi come mi manca l'aria. Mi manchi. Ti prego vieni." Perchè. Lo so che gli manco e anche lui manca a me, ma questo è l'ennessimo fottuto circolo vizioso dal quale non sappiamo uscire.
Che fare?
Mi ha chiesto di andare da lui.
Che fare?
E ancora: che fare?
Che fare?
Mi ha chiesto di andare da lui.
Che fare?
E ancora: che fare?
martedì 17 gennaio 2012
AAAAAAAAAAAAdoro! Adoro! ADORO!
...andare a pranzo con il mio notaio preferito ;)
...e poi passare il pomeriggio con lui a passaggiare al gelo della Lomellina, entrare a scaldarci in un piccolo pub dalle pareti in legno e chiaccherare come se fosse passato un minuto invece di tutti quegli anni... mi sono ricordata così tante cose... mi sono ricordata di così tanti luoghi... mi sono ricordata di così tanti volti, sapori, odori, del suono della sua risata, del tocco gentile della mano sulla mia, del semplice e puro piacere dello stare insieme, nella nebbia.
Vedremo Midnight in Paris. Presto.
...e poi passare il pomeriggio con lui a passaggiare al gelo della Lomellina, entrare a scaldarci in un piccolo pub dalle pareti in legno e chiaccherare come se fosse passato un minuto invece di tutti quegli anni... mi sono ricordata così tante cose... mi sono ricordata di così tanti luoghi... mi sono ricordata di così tanti volti, sapori, odori, del suono della sua risata, del tocco gentile della mano sulla mia, del semplice e puro piacere dello stare insieme, nella nebbia.
Vedremo Midnight in Paris. Presto.
lunedì 16 gennaio 2012
Varie di una giornata fredda
Stare da mia sorella è come prendere le vitamine: fa bene.
Anche se ora in queste lunedì mattina gelido e grigio sono in un coma assoluto e non riesco nè a svegliarmi nè a far nulla.
Oggi è il primo giorno della solita voglia di dieta e purificazione che mi prende a gennaio, quando vedo che i jeans tirano ovunque e i bottoni faticano a chiudersi, e mi tocca ripiegare sui leggins.
In qualche modo arcano devo svegliarmi e fare un pò di ginnastica, correre.
Oggi voglio farmi delle unghie scintillanti.
Oggi vorrei sentire Spencer.
Mi ha chiamato due volte dal mio ritorno, per chiedermi come era andato il viaggio, il rientro in famiglia, se stavo bene, se avevo ancora bisogno di qualcosa che magari avevo lasciato là.
La sua voce era sottile e lontana, il tono pacato. E' stata una conversazione fatta di molte pause e silenzi.
Ora sto pensando di chiamarlo io. La forza di volontà non è mai stata il mio forte. Uff.
Domenica pomeriggio sul divano di mia sorella guardavamo ancora Top Gun sgranocchiando schifezze e io ho esordito con un "mi manca tanto. Tantissimo. Mi manca così tanto che a volte mi sembra di non poter più respirare."
"Chi?" ha chiesto lei "Spencer o l'Uomo dei Silenzi?"
"La mia vita."
"Allora è più grave di quanto pensassi"
"Dell'Uomo dei Silenzi non riesco più a ricordare la voce. A malapena se mi concentro ricordo gli occhi, il taglio del viso, il segno della barba nel contorno della bocca. Sto pensando a Spencer. Tanto."
"E ad Iceman Kazanski."
"E a quello strafigo di Iceman Kazanski."
"E invece magari eh, così tanto per dire, crearsi una vita vera qui da noi, invece di continuare a fissarsi con vecchi ricordi, storie ingrippate come un motore rotto o peggio con uno che non solo è un attore, ma non è memmeno più così tipo da trent'anni!"
"Ecchepalle che sei però."
"E' nel contratto di sorella. Ogni tot mi tocca romperti le palle. E considerando che sei una stronza che è stata lontana qualcosa come sette anni pensa quanti arretrati che ho!"
Che bello, tornare a casa.
Anche se ora in queste lunedì mattina gelido e grigio sono in un coma assoluto e non riesco nè a svegliarmi nè a far nulla.
Oggi è il primo giorno della solita voglia di dieta e purificazione che mi prende a gennaio, quando vedo che i jeans tirano ovunque e i bottoni faticano a chiudersi, e mi tocca ripiegare sui leggins.
In qualche modo arcano devo svegliarmi e fare un pò di ginnastica, correre.
Oggi voglio farmi delle unghie scintillanti.
Oggi vorrei sentire Spencer.
Mi ha chiamato due volte dal mio ritorno, per chiedermi come era andato il viaggio, il rientro in famiglia, se stavo bene, se avevo ancora bisogno di qualcosa che magari avevo lasciato là.
La sua voce era sottile e lontana, il tono pacato. E' stata una conversazione fatta di molte pause e silenzi.
Ora sto pensando di chiamarlo io. La forza di volontà non è mai stata il mio forte. Uff.
Domenica pomeriggio sul divano di mia sorella guardavamo ancora Top Gun sgranocchiando schifezze e io ho esordito con un "mi manca tanto. Tantissimo. Mi manca così tanto che a volte mi sembra di non poter più respirare."
"Chi?" ha chiesto lei "Spencer o l'Uomo dei Silenzi?"
"La mia vita."
"Allora è più grave di quanto pensassi"
"Dell'Uomo dei Silenzi non riesco più a ricordare la voce. A malapena se mi concentro ricordo gli occhi, il taglio del viso, il segno della barba nel contorno della bocca. Sto pensando a Spencer. Tanto."
"E ad Iceman Kazanski."
"E a quello strafigo di Iceman Kazanski."
"E invece magari eh, così tanto per dire, crearsi una vita vera qui da noi, invece di continuare a fissarsi con vecchi ricordi, storie ingrippate come un motore rotto o peggio con uno che non solo è un attore, ma non è memmeno più così tipo da trent'anni!"
"Ecchepalle che sei però."
"E' nel contratto di sorella. Ogni tot mi tocca romperti le palle. E considerando che sei una stronza che è stata lontana qualcosa come sette anni pensa quanti arretrati che ho!"
Che bello, tornare a casa.
mercoledì 11 gennaio 2012
martedì 10 gennaio 2012
Telefonata
"Se ci innamorassimo solo delle persone che sono perfette per noi, la gente non perderebbe tanto tempo a parlare d’amore."
(Amor Towles)
Ma l’amore, com’è testardo, l’amore.
(Amor Towles)
Ma l’amore, com’è testardo, l’amore.
lunedì 9 gennaio 2012
Pan Fried Chicken with Cream Gravy and Buttermilk Biscuits
"Then I walked across the street and caught the Sunday smell of someone frying chicken.
And Lord, it took me back to something that I'd lost somewhere, somehow along the way."
Johnny Cash, "Sunday Morning Coming Down"
And Lord, it took me back to something that I'd lost somewhere, somehow along the way."
Johnny Cash, "Sunday Morning Coming Down"
Stamattina
Sono andata al collocamento. Credo che la tipa allo sportello in meno di cinque minuti avrebbe trasformato Ghandi in un serial killer. Queste vogliono la dichiarazione dei miei redditi Usa, un certificato che attesti il mio periodo di lavoro, il periodo in cui non ho lavorato, la mia anzianità lavorativa, i mie corsi di aggiornamento, bla bla bla bla. Meno male che non vogliono le radiografie di quando mi ero rotta un polso perchè non so più dove le ho.
Poi sono stata all'Asl. Altra solfa. Altro giro altro regalo.
Coma farò non lo so.
Poi sono stata all'Asl. Altra solfa. Altro giro altro regalo.
Coma farò non lo so.
domenica 8 gennaio 2012
sabato 7 gennaio 2012
Saldi Senza Soldi
Ho girato tutto il giorno a Milano fra Rinascente, Vittorio Emanuele e Via Torino.
Caos. Troppo caos.
Tutta la Rinascente sta in un piano del Rockfeller Center. E io ci abitavo davanti.
E alla Mondadori a vedere le guide di viaggio: New York, Usa e il grande Sud, Londra.
Ecchepalle.
Caos. Troppo caos.
Tutta la Rinascente sta in un piano del Rockfeller Center. E io ci abitavo davanti.
E alla Mondadori a vedere le guide di viaggio: New York, Usa e il grande Sud, Londra.
Ecchepalle.
giovedì 5 gennaio 2012
Lotte Intestine
Mia sorella fra poco finirà le ferie e tornerà alla sua vita e al suo lavoro.
Mio fratello pure peccato che questo includa il dover vivere con me.
Sto progettando un piano diabolico per scacciarlo e questo include: una catapulta, una molla, un secchio d'olio messo a bollire, alcuni coltelli e altre cosucce cariche del mio amore per lui.
Mi sveglio senza aver nulla da fare, scarico miriadi di applicazioni inutili sull'I-phone, vorrei fare alcuni scherzi telefonici, cucino muffin, pulisco la cucina e lavo piatti già puliti.
Devo trovarmi un lavoro. Come se fosse facile. E devo comprare il caffè e andare all'Inps a capire cosa posso rubuare allo stato italiano.
Ieri sera ho mangiato ben due mele cotte. Mai più. Faccio colazione in religioso silenzio con due kiwi e un activia. E poi c'è chi dice che vivere in Italia fa cagare. Mah.
Mio fratello pure peccato che questo includa il dover vivere con me.
Sto progettando un piano diabolico per scacciarlo e questo include: una catapulta, una molla, un secchio d'olio messo a bollire, alcuni coltelli e altre cosucce cariche del mio amore per lui.
Mi sveglio senza aver nulla da fare, scarico miriadi di applicazioni inutili sull'I-phone, vorrei fare alcuni scherzi telefonici, cucino muffin, pulisco la cucina e lavo piatti già puliti.
Devo trovarmi un lavoro. Come se fosse facile. E devo comprare il caffè e andare all'Inps a capire cosa posso rubuare allo stato italiano.
Ieri sera ho mangiato ben due mele cotte. Mai più. Faccio colazione in religioso silenzio con due kiwi e un activia. E poi c'è chi dice che vivere in Italia fa cagare. Mah.
mercoledì 4 gennaio 2012
E' importante ricordare...
1) Quando si guida senza cambio automatico la frizione non è una cosa da sottovalutare o dimenticare.
2) Le strade della mia città non sono come un'autostrada americana: tenere la destra è assai importante.
3) I negozi hanno orari e di notte sono chiusi.
4) Devo comprare meno verdura per fare il minestrone; devo imparare a regolarmi perchè la verdura fresca è più buona di quella surgelata.
5) Non devo prendermela quando mia nonna mi chiede tredici volte al giorno che fine ha fatto il bel biondino dell'anno scorso o perchè non sono ancora sposata.
6) Troppi aperitivi fanno assai male il giorno dopo.
7) Stare lontanta dallo studio, anche se c'è poco lavoro, crea in me un'ansia mostruosa che sfogo cucinando in loop stile Izzy in Grey's Anatomy.
8) Sky in mansardina è una benedizione del cielo perchè posso vedere le serie e i film in lingua originale ignorando le proteste violente di mia sorella.
9) Questa quiete finirà non appena mio fratello tornerà dagli States e quindi o mi rassegno o cambio la serratura. (forse la seconda..)
10) Quando hai in casa i pomodorini del Signor Riccardo (il fruttivendolo sotto casa) hai praticamente tutto e puoi vivere una vita piena e gioiosa.
2) Le strade della mia città non sono come un'autostrada americana: tenere la destra è assai importante.
3) I negozi hanno orari e di notte sono chiusi.
4) Devo comprare meno verdura per fare il minestrone; devo imparare a regolarmi perchè la verdura fresca è più buona di quella surgelata.
5) Non devo prendermela quando mia nonna mi chiede tredici volte al giorno che fine ha fatto il bel biondino dell'anno scorso o perchè non sono ancora sposata.
6) Troppi aperitivi fanno assai male il giorno dopo.
7) Stare lontanta dallo studio, anche se c'è poco lavoro, crea in me un'ansia mostruosa che sfogo cucinando in loop stile Izzy in Grey's Anatomy.
8) Sky in mansardina è una benedizione del cielo perchè posso vedere le serie e i film in lingua originale ignorando le proteste violente di mia sorella.
9) Questa quiete finirà non appena mio fratello tornerà dagli States e quindi o mi rassegno o cambio la serratura. (forse la seconda..)
10) Quando hai in casa i pomodorini del Signor Riccardo (il fruttivendolo sotto casa) hai praticamente tutto e puoi vivere una vita piena e gioiosa.
martedì 3 gennaio 2012
La pasticceria ha ufficialmente chiuso
CROSTATA DOPPIA AL CIOCCOLATO
Frolla:
200 g di burro freddo
130 g di zucchero (meglio a velo)
50 g di tuorli
300 g di farina 00
30 g di cacao in polvere non zuccherato (io uso il Nesquik...)
Crema Pasticcera:
250 g di latte intero
75 g di zucchero semolato (meglio se extrafine)
50g di tuorli
25g di farina 00
vaniglia (se piace)
Per la ganache:
125 ml di panna freschissima
200 g di cioccolato fondente
Preparazione:
1) Lavorare in una boulle il burro a pezzetto freddissimo, la farina, il cacao e lo zucchero al velo, fino ad ottenere un composto sabbioso. Aggiungere i tuorli e lavorare finchè l'impasto risulta bello liscio e omogeneo. Le mani devono restarvi pulite! Formare una palla, avvolgere nella pellicola e lasciare riposare il frigo una buona mezz'oretta.
2) Preparare la crema: In una pentola mettere lo zucchero, i tuorli, la vaniglia e la farina. Impastare con una frusta. Stemperare con il latte freddo poco alla volta. Mettere sul fuoco bassissimo e far cuocere finchè non vela il cucchiaio. Vedrete comunque che si rapprende e si forma la crema.
3)Preparare la ganache: versare la panna in un pentolino insieme al cioccolato a pezzi e mettere sul fuoco a fiamma bassissima. Non togliere dal fuoco finchè il cioccolato non sarà completamente sciolto.
Avrà un apsetto stupendo e vorreste mangiarvelo tutto così: aspettate.
Unire la ganache alla crema pasticcera e mescolare bene.
4)Stendere la frolla in un disco con l'aiuto di un 'asse di legno e di un mattarello e foderare lo stampo per crostate precedentemente imburrato e infarinato. Versare la crema ottenuta nel guscio di frolla.
Con gli avanzi di pasta formare strisce i disegni con cui decorare la superficie.
Cuocere in forno già caldo a 180° per 40 minuti circa.
(NB: le dosi sono per una sola torta! Se ne volete due raddopiatele)
Non mangiatela se poi dovete fare gli esami del sangue.
domenica 1 gennaio 2012
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